Era Il mio natale
Si avvicina il natale, un periodo delicato per chi ha vissuto nell'infanzia questa sorta di magia luccicante ma spesso poco illuminante, dove le famiglie si riunivano un po' per obbligo, un po' per vera allegria. Io ho vissuto i natali della fanciullezza gioiosamente. Mia madre e le mie sorelle la notte del 24 andavano alle funzioni religiose ma io ero sempre attaccata al papà essendo praticamente la sua ombra. Mio padre abituato a cucinare perchè nostromo di bordo ai rimorchiatori del porto, poco avvezzo a recarsi in chiesa, entrava in cucina il 23 dicembre per uscirne dopo il 6 gennaio. In casa mia c'era il ben di Dio ; mi lasciavo inebriare dai profumi e colori delle innumerevoli cibarie, La cucina era avvolta da un nuvola aromatica emanata dalle spezie e da intingoli di ogni sorta. Sui ripiani giacevano galline da cuocere, le sedie erano occupate da mazzi di cardi, carciofi, ravanelli e verdure da friggere in pastella. Broccoli, frutta e ...