cielo riflesso

cielo riflessonuvole corrono dentro a una pozzanghera. Un gatto immerge una zampa cercando di acchiapparle, ha tirato fuori le unghie e raspa il fondo  del fosso senza afferrare alcunchè.
Lillina,  scalza rabbrividisce nel mattino di gennaio che soffia sul vicolo i suoi gelidi tormenti; preferisce il freddo al suo angusto tugurio popoòato di urla e dolore. Sette fratellini, la mamma che piange e il padre che beve e fa paura.
Lillina siede su una pietra rosicchiando un tozzo di pane trovato per terra; davanti a lei passano bambini dagli zainetti colorati, scarpe che devono tenere caldi i piedi e con in mano merendine gocciolanti cacao che profumano di buono.
La bimba tira su col naso e pensa che forse ha fatto qualcosa di male per non avere quel che hanno gli altri ma poi il suo sguardo cade sulla pozzanghera. vede dentro allo specchio oscillante il balcone della signora Luisa, i panni stesi al vento sembrano fazzoletti agitati dal finestrino di un treno per salutare proprio lei, la bambina triste e stanca,  vecchia di secoli per miseria e destino.
Nella pozzanghera galleggia una foglia, canoa improvvisata per due formiche se sembrano spassarsela: nuvole corrono giallastre e grigie dentro l'azzurro metallico del cielo, il gatto si è arreso e sonnecchia nel bordo di un mondo non suo.
nel fosso compare un visetto bianchiccio, le orecchie scarlatte, le labbra tremanti, oscilla in su e in giù e poi vi cade dentro.
ai poveri è negato un cielo autentico; devono accontentarssi solo del suo riflesso.

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